Penne e matite

Per molte famiglie, specie quando non ci sono figli in età da scuola dell’obbligo, le penne non sono cose che si comprano per davvero; tuttavia, se ne accumulano in casa grazie al materiale pubblicitario distribuito nel periodo natalizio.
Ne risultano decine di penne di qualità infima, pronte a rompersi al terzo clic (quando sono a scatto) e a iniziare scrivere solo a tratti in tempi brevissimi, o non scrivono per nulla sin dal primo tentato utilizzo.

Finché ce le regalano e funzionano, ok: se, invece, non riceveviamo questi doni dozzinali e le penne dobbiamo comprarcele (per quanto poco se ne faccia uso oggi), prendiamo una confezione famiglia di penne stile Corvina: funzionano solitamente bene e costano ancora meno delle Bic.
Una confezione da 10 basterà per lungo tempo, anzi: più facile l’inchiostro si secchi che arrivare a consumarle davvero tutte.

Discorso simile per le matite, avremo quelle che ci avanzano dai tempi della scuola o quelle da falegname, gentilmente offerte da “Antica Falegnameria del corso, di Mario Rossi…”.
Una matita da falegname può far comunque comodo, nella cassetta degli attrezzi: per tutto il resto, un paio di portamine da 2 mm, una decina di mine di ricambio e siamo a posto per il resto della vita.

#Cartoleria #PenneEMatite